riserva del Lago di Piano
La Riserva Naturale Lago di Piano si estende per 176 ettari nel cuore della Val Menaggio lungo la strada che collega il lago di Como a quello di Lugano. Di questi, 85 sono occupati dal bacino lacustre di origine glaciale. Questo specchio d’acqua incorniciato tra le montagne offre la possibilità di scoprire ambienti differenti che insieme formano un “ecomosaico”. A mantenere in equilibrio questo particolare sistema ecologico contribuiscono le relazioni tra quattro grandi ambienti: il lago, la zona umida, il bosco e i prati. Il cuore dell’area naturalistica è la Casa della Riserva, luogo di prima accoglienza dei visitatori che al suo interno ospita un piccolo ecomuseo. Si trova a Piano Porlezza - frazione di Carlazzo - ed è aperta tutto l’anno. Qui è possibile praticare la pesca su

Percorsi
Un facile percorso ad anello permette di effettuare il giro intorno al lago in 2 ore partendo dalla Casa della (lunghezza 5,3 km). Il tracciato attraversa ambiti d’interesse naturalistico ma conduce anche alla conoscenza di siti d’interesse storico, come Castel San Pietro, piccolo borgo agricolo fortificato che in passato ebbe funzione difensive, come suggerito dal toponimo “castello”. Lungo il percorso si incontrano anche antichi mulini e il ben conservato Lavatoio del Lembra, sorto nei pressi dell’omonima fonte.

Pista ciclopedonale Menaggio-Porlezza
La riserva naturale è lambita a nord da una pista ciclopedonale che collega Menaggio a Porlezza, sul lago di Lugano. Lunga poco più di 12 km, ricalca il tracciato dell’antica tratta ferroviaria inaugurata nel 1884 nata per favorire lo sviluppo del turismo europeo nella zona dei laghi. Unica nel suo genere per le soluzioni tecniche adottate per superare i dislivelli, la ferrovia rimase in funzione fino al 1939 quando si diffusero le corriere. Oggi è stata trasformata in un percorso ciclopedonale che può essere percorso in 3 h 30’ a piedi o 1 h 45’ in bicicletta. Il rientro al punto di partenza è effettuabile con autobus di linea (non effettua trasporto biciclette)

Flora e fauna
Con circa 130 specie di uccelli che qui vivono, migrano o svernano, la riserva del lago di Piano è un centro di grande interesse per gli appassionati di birdwatching. Tra i rapaci, si possono osservare i falchi pescatore e di palude e, alzando lo sguardo al cielo, si può scorgere l’aquila reale volteggiare ad alte quote. Molte sono le specie acquatiche che qui vivono e si riproducono tra cui il martin pescatore, il cigno reale, la folaga, la gallinella d’acqua e il germano reale. Altri invece sono migratori come la garzetta, l’airone rosso e la moretta. Il mammifero più rappresentativo di quest’area è indubbiamente il cervo, considerato a ragione il re del bosco per il suo portamento maestoso e l’imponente palco di corna. Sono presenti anche alcuni mustelidi come tasso, donnola, faina e martora e, fino alla fine degli anni ’60, qui viveva anche la lontra ora estinta nell’area. Grazie alla presenza di zone umide, la flora comprende alcune specie vegetali protette come la tifa e piuttosto rare come il trifoglio d’acqua. I boschi che circondano il lago ospitano diverse varietà di latifoglie, dove domina l’acero .

Il cervo e il periodo del bramito
In autunno, il lago di Piano richiama numerosi visitatori per ascoltare il bramito del cervo nella stagione degli amori. Il bramito è un suono rauco, profondo e molto potente che i maschi emettono per tenere lontani gli altri pretendenti dal proprio territorio. Tra fine settembre e i primi di ottobre, i cervi scendono dal monte Galbiga per raggiungere i boschi intorno al lago, dove le femmine si radunano in quel periodo. Qui intonano il loro canto d’amore. Il cervo che emette i bramiti più alti e intensi è quello che ha maggiori possibilità di vincere nella competizione con gli altri maschi. Ma se il bramito non dovesse bastare allora il confronto si inasprisce, corna a corna.